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Pensiero positivo?

Torno per un attimo sul tanto celebrato PENSIERO POSITIVO, che altro non è che un prodotto dell’attività della corteccia prefrontale. Bene. La corteccia prefrontale, luogo magnifico per capacità riflessive e di immaginazione, nonché sede dei nostri pensieri è strettamente connessa con il cervello limbico, il cervello così detto emozionale. Bene.

Che vuol dire questo? Che vi sono afferenze che portano messaggi emozionali dal cervello limbico alla corteccia prefrontale e ne condizionano l’attività, quindi il pensiero, l’immaginazione, la memoria sono regolati dalle emozioni. Bene.

Poi ci sono le afferenze che dalla corteccia prefrontale sono dirette al sistema limbico, ciò vuol dire che i pensieri, l’immaginazione e altro ancora possono condizionare le emozioni. Bene. C’è un dettaglio che sfugge ai fenomeni del web, quelli che vendono frasi ad effetto, quelli bravi davvero a fare credere che basti il pensiero per vivere serenamente.

Non è neanche paragonabile il numero di reti neuronali che portano informazioni dal cervello emotivo alla corteccia prefrontale rispetto a quelle che vanno in senso opposto. Che vuol dire questo? Che puoi pensare positivo quanto vuoi ma se da un punto di vista emozionale vivi a frequenze basse, se anneghi la tua esistenza nel rancore, nel senso di colpa, nell’invidia puoi pensare positivo quanto vuoi, niente cambierà nella tua vita proprio perché le emozioni sono più potenti dei pensieri.

Le emozioni condizionano i pensieri molto di più di quanto i pensieri non condizionino le emozioni. Chiaro?

Quindi? Quindi state attenti a chi vi vende aria fritta, chi segue le mode, chi non sa distinguere una mano da un piede ma è tanto bravo a trovare e scovare sul web frasi ad effetto.

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