NUTRIZIONE

Invertire la rotta. L’alimentazione come scelta consapevole per riprendere in mano la salute.

Perché mangi? Te lo sei mai chiesto?

Probabilmente, se ti sei posto questa domanda dovresti essere consapevole anche che non consumi praticamente mai il cibo per reale esigenza fisiologica ma, molto probabilmente, il cibo per te (come per praticamente chiunque), è una consuetudine oppure uno strumento per colmare vuoti emotivi, placare l’ansia e l’agitazione, sentirsi coccolato quando tutto fuori sembra complicato e difficile da affrontare.

“Quando diventi dipendenti da qualcosa vivi in una gabbia, maggiori sono le dipendenze, più la gabbia si restringe e maggiore è il senso di oppressione.”

Come probabilmente hai già letto nella mia presentazione, ho cambiato la mia alimentazione nel lontano 2012; non stavo bene, quello è ovvio. Stare bene rappresentò la prima motivazione per cambiare le mie abitudini nutrizionali e probabilmente oggi anche tu sai come mi sentivo al tempo: il malessere fisico, infatti, spesso si porta appresso emozioni poco piacevoli come il dolore, il senso di inadeguatezza, la rabbia, l’insoddisfazione a volte il senso di colpa.

“Volevo dare una svolta alla mia vita e cominciai a togliere. Togliere cosa? Ciò che intossica e fa star male ed è quello che propongo a quanti mi chiedono consulenza oggi.

Tolsi ciò che era incartato, ciò che veniva venduto con un’etichetta nutrizionale, che aveva subito processi di lievitazione e panificazione, tutto ciò che istintivamente e fisiologicamente avesse bisogno di cottura o ogni forma di lavorazione per essere reso commestibile o parzialmente commestibile. Rimase poco, o meglio, rimase molto, moltissimo ma comunque poco rispetto ai criteri nutrizionali ai quali mi ero sempre attenuto.

Vedi, il concetto del togliere è una filosofia a me molto cara. Quando non sto bene, non solo fisicamente ma anche emotivamente o psicologicamente, mi chiedo sempre cosa potrei eliminare dalla mia vita: a volte è stato un lavoro, altre volte delle amicizie oppure degli ambienti, nel caso dell’alimentazione decisi di togliere ciò che avevo capito fosse la causa dell’infiammazione del mio organismo.

 

Quando togli crei spazio, è come svuotare un recipiente divenuto fin troppo colmo, ma in questa società, sebbene sia semplice ed intuitivo da comprendere, questa filosofia viene ripudiata e sai perché? Perché la soluzione ad ogni tipo di “male” è quella dell’aggiungere. Si aggiunge un pasto, un farmaco, si compra un vestito, si va in vacanza, cerchiamo di non soffrire ricorrendo alla strategia più consumistica e spesso intuitiva: aggiungere appunto.

Ma quando cominci a togliere, sebbene non sia sempre semplice, la vita può sorprenderti, credimi. Tutto sta inizialmente nell’ascoltarsi e nella motivazione che devi avere per stravolgere le tue abitudini.

“Quando fai qualcosa di scomodo, dopo che lo hai fatto non è possibile che tu te ne penta!”

Tutto sta a volersi mettere in gioco, a cambiare nonostante le cose non stiano andando poi così male, perché anche se non vanno troppo male ora, potrebbero andare malissimo fra un po’ di tempo, portandoti a perdere qualcosa. Perdere? Si, perdere. Possiamo perdere la salute, un lavoro oppure l’amore, semplicemente perché ci siamo adagiati su una situazione non abbastanza grave o compromettente da imporre un cambio di rotta. Il problema è che facendo come gli struzzi, il rischio concreto è che qualcosa possa esser davvero perso e quello della perdita è la principale motivazione che porta le persone a cambiare.

La differenza però è che cambiare quando si è perso il denaro, l’amore o la salute è molto più complicato, perché non è una scelta libera, ma imposta dalle circostanze.

Non hai più jolly da utilizzare, ogni sbaglio può costare caro, la paura prende il sopravvento.

 

Il mio invito, quindi, è quello di non aspettare che la situazione precipiti. Sono assolutamente consapevole che l’Uomo non si nutra solo di cibo, si nutre di luce, di emozioni, di pensieri, di esperienze, ma credo che mangiare bene sia una buona base sulla quale costruire le tue speranze di avere una vita sana, nella speranza di raggiungere i tuoi sogni. Ma se al mattino sei stanco, soffri di mal di testa ricorrente, il ciclo è doloroso, la digestione è pessima, l’intestino non funziona, ti guardi allo specchio e non ti piaci, non puoi far altro che soffrire. E quando soffri è difficile che tu possa esser la versione migliore di te stesso e tu possa correre all’inseguimento dei propri sogni.

Sei stanco di sentirti sempre stanco, appesantito o sofferente? Fissa un appuntamento.

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