Cosa vuol dire entrare in un circolo vizioso dal quale è molto complicato uscire? Quando mi viene fatta una domanda del genere faccio l’esempio di Willy, il coyote per cui tutti noi abbiamo fatto il tifo non solo da piccoli ma soprattutto da grandi. Che fa Willy di così sbagliato?
Willy ripete sempre e soltanto le solite cose, Willy ha sempre quelle due o tre strategie da mettere in atto per prendersi il Road runner, Willy non è capace di pensare fuori dagli schemi, fuori dalla scatola. Willy è un automatismo vivente, insiste sempre con la solita strategia sperando che possa portargli risultati, insiste con la solita strategia non capendo che che se pensi ed agisci sempre nel solito modo niente potrà cambiare semplicemente perché non esiste un solo motivo perché possa cambiare.
Forse è per quello che tutti abbiamo fatto il tifo per il povero coyote, Willy rappresenta la forma cartonata dell’Uomo medio, Willy è colui che vorrebbe ma non può, Willy è colui il quale combatte con tutte le sue forze per raggiungere un obiettivo ma non riesce a prendere consapevolezza che fra lui ed il road runner, fra lui e la cattura del maledetto uccello c’è solo un ostacolo da sorpassare, mettere la mente nelle condizioni di pensare in modo diverso dal solito.
E’ una trappola nella quale spesso cadiamo tutti noi semplicemente perché la nostra mente non solo non vuole cambiare ma ogni volta che proviamo a pensare diversamente ci porta, nel breve tempo, a imboccare la vecchia strada, quella più sicura, quella più battuta, quella che fino a quel momento potrebbe non essersi resa adeguata per il raggiungimento dei nostri obiettivi, dei nostri desideri, della nostra felicità.
Poi accade che un giorno Willy cattura il Road runner ma magicamente Willy è minuscolo rispetto a quella che dovrebbe essere la sua preda. L’emblema del fallimento: raggiungi finalmente il tuo obiettivo ma non puoi goderne a fondo, il messaggio sembra chiaro.
Non basta volere una cosa, non basta sognarla, non è vero che volere è potere, ciò che conta è la capacità che ognuno di noi ha di modificare il proprio modo di pensare, di agire, di sentire ed emozionarci, se sei capace davvero di cambiare il mondo quantistico risponderà in modo coerente rispetto al cambiamento messo in atto, se non sei capace di cambiare tutto rimarrà solo e soltanto un sogno e quel sogno, qualora fosse raggiunto in qualche modo rimarrà qualcosa che non sarà in grado di renderci davvero felici.
Ricordate, il cambiamento è sempre possibile a tutte le età, basta trovare la strada giusta.