Dovevo comprare dei mattoni in vetro per il giardino, cercati, trovati e finalmente mi reco alle casse: ho un paio di persone davanti. La cassiera, una signora sulla cinquantina, dapprima si lamenta con il primo cliente del fatto che mancava il codice ad un articolo, impreca, telefona al collega per avere delucidazioni, ottiene l’informazione di cui ha bisogno, esterna il suo malumore con “sempre a me ‘ste cose”.

Cliente successivo, quello prima di me, arriva con un carrello pieno di fiori ed un paio di lastre di marmo sotto il carrello, lastre che dovevano essere opportunamente segnate con un codice dall’addetto del reparto. Le lastre non avevano codice (ma va…). Solito iter, imprecazioni, telefonate ed esternazioni simili a quella precedente.

Tocca a me. Sei mattoni di vetro e distanziatori, ho tutto quello che mi serve per velocizzare le manovre di pagamento. Tutto fila liscio, la signora fa una battuta riferita a quanto sia stata fortunata a questo giro. La guardo, sorrido ed affermo: “non è che tutto debba girare sempre storto…”.

Lei mi guarda e con un mezzo sorriso mi dice: “lo dice lei, qui va sempre tutto storto”. La saluto. Potete solo immaginare lo stato d’animo di quella signora quando torna a casa la sera?

Porre l’attenzione sempre e soltanto sull’aspetto negativo porta a pensare in modo pessimistico, il pessimismo genera emozioni negative, rabbia, odio, invidia, sospetto, emozioni negative generano stati d’animo distruttivi che portano a pensare e sentire sempre nel solito modo per giorni, mesi, anni.

Questo è uno dei tanti modi in cui si definiscono i modi d’essere delle persone, modi d’essere prolungati nel tempo daranno origine a una determinata personalità, la personalità determina i filtri che ponete nella vostra vita davanti agli occhi.

Se li ponete neri la vita sarà sempre una merda ma quella merda diventerà la vostra quotidianità e, che piaccia o meno, di quella merda ne diventerete dipendenti.